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Il Vesuvio e la città nuova: prevenzione di un disastro ambientale

a cura di Girolamo Vajatica

L’Associazione Progetto Vesuvio, Presieduta dal prof. Girolamo Vajatica, si dedica da anni allo studio delle tematiche legate ad eventuali eruzioni del Vesuvio e della zona flegrea di Napoli.

A livello internazionale, i maggiori esperti del settore concordano nel catalogare il Vesuvio e la zona dei Campi Flegrei (Pozzuoli) come aree, al mondo, a maggior rischio di fenomeni eruttivi di grande portata e di natura catastrofica. Gli esperti concordano anche sulla ineluttabilità che tali fenomeni si presentino nei prossimi anni.

A corollario di tali previsioni, si deve tenere presente che le aree interessate sono altamente urbanizzate e congestionate: 18 Comuni vesuviani più Pozzuoli, per circa 800.000 persone su poco più di 200 kmq, con una rete viaria e di trasporto decisamente carente.

L’Associazione Progetto Vesuvio, piuttosto che rielaborare i soliti temi di cosa fare in condizioni di emergenza (evacuazione, assistenza, ricostruzione), fa derivare la sua proposta innovativa da una semplice quanto incontrovertibile considerazione: la scarsa cultura della prevenzione dei disastri ambientali, largamente diffusa in Italia e nel mondo, non solo produce danni incalcolabili a cose e persone, ma non evita ingenti spese pubbliche a disastro avvenuto.

Considerazioni finanziarie a parte, anche se ci si rende conto della grande importanza di questo ultimo aspetto, lo slogan potrebbe essere:

“Visto che prima o poi si dovrà spendere, spendiamo oggi, spendiamo meglio e salviamo vite umane”.

L’Associazione ha quindi elaborato un’idea/progetto per limitare i danni di un’eventuale eruzione, proponendo in via preventiva la fondazione ed il graduale sviluppo di una Città Nuova.

La città, progressivamente e coerentemente dotata di infrastrutture, servizi e idonee attività socio-economiche, consentirebbe un progressivo decongestionamento delle aree interessate dai probabili fenomeni eruttivi.

Il graduale trasferimento di persone e attività nella Città Nuova andrebbe favorito, ma non forzato, sulla base sia delle caratteristiche ambientali ed urbanistiche del nuovo sito, sia di un’articolata e complessa pianificazione di tipo sociale, economica e delle presenze istituzionali a vari livelli.

In sintesi, si tratta di sviluppare, in modo integrato, un nuovo complesso di strutture, infrastrutture e servizi, che renda possibile, ma soprattutto desiderabile, il trasferimento di interi gruppi sociali, attività produttive e fornitori di servizi, oggi fortemente radicati sul territorio.

La Città Nuova dovrebbe sorgere in Campania (in modo da evitare le “deportazioni” previste dal Piano di emergenza della Protezione Civile).

Una sua idonea collocazione potrebbe essere individuata all’interno del quadrilatero delimitato a nord dalla S.S. n°7 (Appia), ad ovest dal litorale tirrenico, a sud dal corso d’acqua Regi Lagni e ad est dall’autostrada Napoli-Roma, nella piana tra Grazzanise, Villa Literno e il mare.

Negli ultimi anni, l’Associazione ha condotto un’intensa attività di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e delle Istituzioni sul tema in oggetto. In particolare, il Parlamento Europeo, dopo aver esaminato una circostanziata petizione, ha mostrato interesse al riguardo ed ha dichiarato che l’oggetto della proposta rientra nell’ambito delle sue attività, anche se ha precisato che, nel rispetto delle singole sovranità nazionali, il suo ruolo in merito non può che essere quello di completamento e sostegno di azioni inizialmente intraprese a livello nazionale.

La posizione espressa dal Parlamento Europeo autorizza a ritenere più che probabile un futuro coinvolgimento della UE ed una sua conseguente partecipazione agli investimenti necessari.

Tra i tanti consensi suscitati dalla presente proposta, si veda, a titolo di esempio, la posizione pubblicamente sostenuta dallo scrittore Raffaele La Capria recentemente.

Continueremo in questa azione di sensibilizzazione nei confronti del Governo e delle Istituzioni per ulteriori e significativi sviluppi dell’iniziativa.

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