Libri: il sessantotto e l'amore ne "La giovinezza infinita" di Vincenzo Esposito
Entusiasmo, ideali appassionati e forza giovanile scandiscono la storia del libro "La giovinezza infinita" di Vincenzo Esposito edito dalla Marlin Editore. Si tratta di un romanzo breve diviso tra il presente e "l'ancor presente- passato". Il protagonista zigzaga in questo schema temporale bipolare sperdendosi nell'astrazione ideologica vissuta tra i " gruppuscoli" in cui era diviso il Movimento Studentesco impegnato nelle battaglie post sessantottine per portare la società borghese ad una dimensione di autocoscienza più umana..E' giovane ed in sottile dissenso con la sua famiglia borghese.Si immerge nelle battaglie studentesche, diviso tra il concetto della non-violenza e quello marxiano della necessità della violenza per operare le grandi rivoluzioni sociali, tanto da subire una coltellata nella schiena da un fanatico giovane studente fascista.La pugnalata è anche il simbolo del colpo morale che segna la sua coscienza civile posta davanti alle astrazioni sessantottine così come Loukì, la deuteragonista del romanzo, con la sua levità e con la sua grazia che sottende i forti richiami all'amore e alla sensualità, che incita all'azione politica e protegge nei momenti più drammatici degli scontri all'Università con i Fascisti e con i professori arroganti, è il simbolo e l'essenza della giovinezza, evanescente e pur concreta, inafferrabile nel presente e fantasma nel "presente-passato, solo memoria di qualcosa che è stato, che poteva essere, e che, ora, vuole solo continuare ad essere una gioia interna per chi ha avuto l'occasione e il coraggio di essere giovane al momento della giovinezza.
eNNE