PROCIDA WATERFRONT IL VOLTO NUOVO DI MARINA GRANDE
Ripescato in extremis dalla nuova amministrazione appena insediata, il progetto “Waterfront”, redatto fin dalla fine del 2013 e finanziato dall’Unione Europea, è stato avviato a concreta realizzazione ai primi di luglio. La sua finalità è quella di riqualificare l’intero insediamento di Marina Grande, a Procida, a partire dal suo biglietto da visita, vale a dire, il Palazzo Montefusco, che impropriamente si continua a denominare “Palazzo Merlato” e che la gente del luogo designa col pittoresco nome di “Marònna re Capóne”, con evidente riferimento al dipinto che ne ornava una volta l’annessa cappella, la quale pure sarà oggetto di restauro. E sarà restaurato anche il terrazzo, sul quale la cappella insiste, insieme con gli archi e le merlature della facciata, per accogliere eventi culturali e ricreativi. A ridosso dell’edificio, poi, lungo via Libertà, sarà realizzato un parcheggio interrato, finalizzato all’eliminazione dei veicoli in sosta sul lungomare di Marina Grande. Inoltre, sarà ripavimentato il tratto di strada fino alla spiaggia delle Grotte e sarà ammodernato l’impianto d’illuminazione pubblica, con un sistema che consentirà il risparmio energetico. Tutto ciò costituisce il primo lotto dell’intero progetto, che, nella sua interezza, avrà per oggetto l’intero fronte di Marina Grande, fino alla Lingua, e la cui realizzazione dovrà avvenire a tappe più che forzate, poiché il finanziamento postula il completamento dei lavori entro il prossimo 22 novembre. La presentazione del progetto alla stampa e al pubblico è avvenuta, il 29 giugno scorso, nella cappella del Conservatorio delle Orfane (anch’esso maltrattato da una sprovveduta gestione, che lo aveva ribattezzato “Palazzo della Cultura”, cancellandone la pluricentenaria denominazione, il che equivale a cancellare un pezzo di storia locale), con la partecipazione del sindaco neoeletto, Dino Ambrosino, dell’assessore Rossella Lauro, del progettista arch. Rosalba Iodice e del direttore dei lavori ing. Roberto De Rosa. La consistenza dell’intervento, il suo costo (pari a poco meno di 7 milioni di euro) e i tempi di realizzazione sono stati esposti dal sindaco, mentre l’arch. Iodice e l’ing. De Rosa hanno illustrato le modalità realizzative del progetto. Dalla loro esposizione è emerso che l’impresa aggiudicataria dell’esecuzione dei lavori realizzerà, oltre a quanto più sopra elencato in sintesi, fra l’altro, anche una pensilina per l’attesa degli autobus, con annesso touchscreen informativo, una rete wi-fi, un sistema di videosorveglianza mediante telecamere, l’installazione di colonnine per la ricarica dei telefoni e l’interro della stazione di bunkeraggio. Nel corso della presentazione, il sindaco ha posto giustamente l’accento sulla necessità del coinvolgimento della popolazione di Marina Grande, in considerazione dell’esigenza di omologare anche gli edifici di proprietà privata al progressivo restyling dell’intera area, con riguardo anche alle previsioni del Piano-colore approvato di recente. Chi mi conosce, sa che non sono un “mellonaro” – vale a dire, uno che spacca, vede il rosso e subito dice ch’è buono –; tuttavia, la buona volontà manifestata a chiare lettere dal sindaco consente di nutrire buone speranze sull’evoluzione positiva dell’intervento, che, in tal caso, potrà efficacemente costituire il biglietto di presentazione della nuova amministrazione.