“Quei gesti antichi”, libro di Anna Ausilia Ranieri, al Mamt di Napoli
Sarà presentato a Napoli, presso il Mamt in via De Pretis alle ore 11,00 di domenica 5 marzo, il libro “Quei gesti antichi” di Anna Ausilia Ranieri, pubblicato da Serarcangeli.
Con l’autrice saranno presenti Enzo Colimoro, Tjuna Notarbartolo e Serena Albano, a cui sono affidati coordinamento e letture.
Il libro è un memoire appassionato e malinconico che ripercorre, attraverso gli occhi di un nonno amato e perduto, vicende, usi, gesti, momenti di un tempo che fu, un passato sincopato che alterna l’epoca della giovinezza di Ugo Schioppa, in cui il focus sono le vicissitudini della guerra che vide i tanti fratelli partire soldati, all’epoca della vecchiaia dello stesso Ugo, ormai alla soglia dei suoi ultimi giorni, stremato dalla malattia e consolato dall’amore della sua Nennè, quella nipote Anna che ci riporta questa storia.
“Quei gesti antichi” ha il pregio di fermare quello che resta come racconto orale da una generazione all’altra, e spesso, proprio come racconto orale, finisce col perdersi. Anna lo ferma, lo custodisce come un bene prezioso richiudendolo nelle pagine di un libro, come in un cofanetto antico, che ricorda quella scatola in cui la ragazza e il nonno riponevano ritagli e foto, medaglie, piccoli oggetti pieni di memoria, capaci di riproiettare tutt’intorno le storie a cui appartennero.
C’è poi il dolore, la disperazione di perdere chi amiamo e che crediamo immortale, oltre gli anni della nostra adolescenza, perché è stato lì da sempre, ed è inimmaginabile un domani senza di lui. E invece quel domani arriva, con tutto lo strazio della separazione, e l’unico rifugio diventa la scrittura, che ha la capacità di rendere eterno ciò che pare disgregarsi per sempre.
E, in “Quei gesti antichi”, il prodigio si compie: in quelle pagine Ugo Schioppa ride, cresce, parte per la guerra come Luigi, Giuseppe, Raffaele, Mario, gioca a carte col fratello, si arruola in polizia e va a Milano, torna a Napoli e sposa la giovanissima fidanzata. Cucina pranzi alla nipote Anna, e racconta, racconta, le dà amore e racconta, questo si, per sempre.