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Senza "DE" e senza "MA"


Finalmente stanno smontando quella bruttissima icona di cattivo gusto che stava attentando alla leggiadria diurna del nostro panorama! Ma quale "albero di Natale"! Rimane, semmai più nascosta, un'altra bruttura che, contrariamente alla prima in scomposizione, fa capire, di sera, che c'è tanta disattenzione per il patrimonio dei Napoletani. La villa comunale, allo stato onusta di cantieri e cantierini, è praticamente priva di illuminazione ed è soggetta ad un degrado igienico che avanza dagli spazi retrostanti i tre chalet di viale Dohrn. Non sappiamo se anche la villa comunale partecipa all'abbassamento del voto di vivibilità della città che relega Napoli agli ultimi posti delle città d'Italia, ma vorremmo far capire a De Magistris, il nostro sindaco, che invece di preoccuparsi che Saviano parli (giustamente) di camorra, curare una migliore illuminazione dei viali della villa comunale, apporta qualcosa in più ai pregi turistici di Napoli. "Neapolis semper incuriosa sui fuit" dissero i Romani ammiccando al fatto che i Napoletani non badavano alle cose che interessavano la loro stessa città. Anche se fatta da Napoletani, una giunta comunale non può concedersi tanta indifferenza. Sappiamo che tanti Assessori si stanno dando da fare per migliorare la città, ma un migliore coordinamento tra loro riuscirebbe ad ottenere maggiore successo. Certo i Borbonici avevano cura di essere presenti con drappelli militari a presenziare al quell'autentico gioiello che fu la "Real villa di Chiaia". Qualche vigile in più, specialmente di sera e con la poca illuminazione che c'è, non farebbe male. E anche affrettare, per quanto possibile, i lavori di recupero della villa sarebbe un segno di maggiore attenzione per i Napoletani.


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